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05/06/2019

Graziano pone i quesiti al suo competitor e rilancia la necessità del confronto

«Perché rifiuti un pubblico confronto con me? Chi finanzia la tua campagna elettorale? Perché non prendi le distanze dalle calunnie verso di me? Quali sono i nomi della Giunta che proponi? Perché non rifiuti i voti di Geraci, Caracciolo, Santelli e Pacenza?»

 

Sono, questi, i cinque quesiti che il candidato primo cittadino della coalizione “Il Sindaco che Unisce”, Giuseppe Graziano, pone pubblicamente al suo competitor in vista del turno di Ballottaggio di Domenica 9 Giugno prossima. Le Domande saranno anche il tema principale di una campagna outdoor che sarà avviata nelle prossime ore.

 

«Reitero il mio invito a Stasi – dice Giuseppe Graziano – ad un confronto pubblico su idee e progetti per la Città. In gioco c’è il destino di una nuova grande realtà di 80mila abitanti e del suo territorio, il futuro di questa immensa realtà territoriale non può essere lasciato al caso o, peggio ancora, all’approssimazione».

 

«È giusto che la gente sappia – prosegue il candidato della coalizione “Il Sindaco che Unisce” - come saranno avviati i progetti per lo sviluppo di Corigliano-Rossano e i tempi. Così come è necessario informare i cittadini, ovviamente prima che si vada al voto, su quali sono i nomi che i due candidati sindaco propongono e hanno in mente per lo loro rispettive squadre di Governo. Io la composizione della Giunta ce l’ho già ed è di alto profilo professionale e politico. Stasi, la tua qual è?»

 

«Ancora - aggiunge – ho chiesto al mio competitor, nel solco anche di quel principio di trasparenza invocato dall’associazione Libera, di rendere pubblici i suoi finanziatori e di rendere tracciabili le spese della sua campagna elettorale. Così come ho fatto e sto facendo io. È giusto che i cittadini sappiano».

 

«In questi ultimi giorni stiamo portando a galla, attraverso una doverosa “operazione verità”, il cumulo di fango, bugie e cattiverie che in questi mesi, per non dire degli ultimi 5 anni, sono state rovesciate addosso a me e alla mia famiglia. E da questa operazione sta venendo fuori la meschinità di alcuni siti spazzatura asserviti alle volontà del “Capo Stasi” che da tempo hanno avviato una campagna d’odio contro la mia persona e contro questa Città. Lo so che Giuseppe Graziano e quella squadra politica costituente che si è messa in gioco per costruire le fondamenta di Corigliano-Rossano da fastidio. Danno fastidio ai poteri forti - cosentini e non - che si sono schierati palesemente con la consapevolezza che, togliendoci di gioco, potranno mettere le mani su questa Città per spolparla meglio. Anzi per spolparla tutta, volendo utilizzare un termine caro ad uno dei maggiori patrocinatori di Stasi».

 

«Che venga allo scoperto, allora, l’amico Stasi e semmai stessi dicendo bugie, mi smentisca in un faccia a faccia e abbia il coraggio di rifiutare i voti di chi si è alleato con lui per togliere di mezzo me. A partire dall’ex sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, per finire al manovratore della sanità calabrese, Franco Pacenza, passando per il padre della discarica di Bucita, Tonino Caracciolo, e all’artefice della chiusura del Tribunale di Rossano, Jole Santelli. Attendiamo risposte».

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